Pulizia della cucina, questi errori creano disastri di igiene e non solo: come evitarli.
La pulizia della cucina è un’attività domestica molto importante ma, nonostante questo, viene spesso sottovalutata. Nonostante si abbiano le migliori attenzioni, si cade spesso in errori che non solo potrebbero rovinare le superfici ma anche diffondere batteri o sporco.
Gli esperti di pulizie avvisano infatti che è molto semplice cadere in abitudini sbagliate, sopratutto quando non si seguono determinate regole d’igiene.
Trascurare alcuni dettagli oppure esagerare con l’utilizzo dei prodotti per la cura della casa in modo errato, può infatti portare a risultati controproducenti. Molti degli errori nella pulizia della cucina possono portare a risultati a dir poco controproducenti oltre a compromettere la sicurezza alimentare, danneggiare le superfici e peggiorare l’igiene generale.
L’errore più comune quando si tratta di pulizie domestiche è quello di utilizzare detergenti troppo aggressivi. Questo è un problema sopratutto se ciò avviene su superfici come marmo, quarzo o acciaio. Si tratta infatti di prodotti che possono graffiare o corrodere le superfici, lasciando così segni difficili da rimuovere. È dunque fondamentale scegliere un detergente delicato e specifico per ogni tipologia di superficie, evitando poi l’uso di spugne abrasive.
Per quanto si stia attenti alle pulizie, spesso, capita di dimenticare alcune zone della cucina dove si accumulano invece grandi quantità di batteri e residui organici: come lo scarico del lavandino. Questa zona andrebbe igienizzato regolarmente con bicarbonato e aceto, utili per prevenire odori e intasamenti.
Per lo stesso motivo, anche il bidone della spazzatura andrebbe pulito regolarmente, almeno una volta a settimana. Al suo interno potrebbero infatti depositarsi liquidi, muffe e resti alimentari. Un metodo pratico per lavare il bidone è l’uso di acqua calda e sapone, per poi igienizzarlo con uno spray disinfettante.
Altre zone della cucina che spesso vengono trascurate sono il frigorifero, il forno e il microonde. Si tratta degli elettrodomestici nei quali si raccolgono polvere e briciole, sopratutto nelle aree nascoste. Questi elettrodomestici andrebbero spostati periodicamente questi apparecchi e passare con un panno umido o un aspirapolvere è essenziale per evitare l’accumulo di sporcizia e parassiti.
Un filtro sporco rende poi la lavastoviglie meno efficiente e può causare odori sgradevoli. Questo andrebbe rimosso e pulito con cura almeno una volta al mese, magari mettendolo in ammollo di aceto per eliminare grasso e calcare.
Anche la spugna della cucina può diventare un vero e proprio ricettacolo di germi. Se questa non viene sostituita regolarmente o disinfettata, il rischio è che questa potrebbe spargere i batteri anziché eliminarli. Questa andrebbe cambiata almeno una volta a settimana o preferire spugne in silicone lavabili.
Infine, si crede che una dose abbondante di sapone garantisce piatti più puliti, ma ciò crea l’effetto opposto. L’eccesso di detersivo per i piatti lascia residui su stoviglie e superfici, peggiorando il risultato. Basta una piccola quantità e un buon risciacquo per ottenere un’igiene ottimale.
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