Brutte, anzi bruttissime notizie per questi lavoratori: alcuni prenderanno ben 100 euro in meno di stipendio, ecco chi è stato colpito.
Arriva un’altra sonora batosta per i lavoratori. Pare che alcuni lavoratori dovranno rinunciare a ben 100 euro al mese di stipendio. L’ennesima britta notizia che non è che la ciliegina sulla torta di una catena di brutte notizie che si sono susseguite negli ultimi anni. Il divario tra gli stipendi degli italiani e il costo della vita si è ampliato in modo preoccupante. Infatti, mentre i prezzi di beni essenziali, bollette e affitti continuano a salire, i salari rimangono spesso fermi. Difficile, per molti, arrivare a fine mese.
Per mostrare sostegno ai cittadini, il governo ha deciso di reintrodurre il Bonus da 100 euro, che mira a sostenere i redditi più bassi e a compensare (almeno in parte) il peso fiscale che grava sulle buste paga. Ma c’è un ma. Non tutti ne beneficeranno dell’aiuto, e le nuove regole rischiano di lasciare fuori una fetta di lavoratori che in passato potevano contare su questo aiuto. Vediamo nel dettaglio come funzionerà il bonus nel 2025 e chi potrà riceverlo.
Il famosi Bonus da 100 euro, un tempo conosciuto come Bonus Renzi, sarà ancora presente nel 2025, ma con alcune modifiche rispetto agli anni precedenti.I beneficiari del Bonus saranno i lavoratori con un ISEE non superiore ai 28.000 euro all’anno. Attenzione però, coloro che risultano incapienti, (ovvero chi ha un’imposta netta a debito pari a zero), potrebbero non riceverlo o riceverne solo una parte.
I lavoratori con redditi tra 28.000 e 35.000 euro potrebbero ottenere un importo ridotto. A riwschiare di perdere il bonus saranno coloro che guadagnano sugli 8500 euro all’anno. Inoltre, coloro che in passato usufruivano della decontribuzione ora si troveranno con una busta paga più leggera (circa, appunto, 100 euro in meno).
Molti si chiedono se il Bonus da 100 euro possa effettivamente rappresentare un aiuto per i cittadini. Quel che appare certo è che non si tratti certo di una soluzione al doloroso problema degli stipendi troppo bassi rispetto al costo della vita. Le tasse rimangono infatti sempre alte, mentre all’orizzonte non si vdono modifiche salariali. Inomma, la situazione economica di milioni di italiani resta complicata.
Molti si chiedono se sia il caso di introdurre una vera riforma fiscale in grado di ridurre il cuneo fiscale e aumentare il potere d’acquisto in modo più significativo. In molti preferirebbero questo approccio ai soliti bonus temporanei che spesso escludono proprio chi ne ha più bisogno.
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